HomeNotizie
Roma: Sampietrini della memoria divelti al Ghetto
da Roma Sette, del 13/01/2012
di Nicolò Maria Iannello
A tre giorni dalla loro installazione in via Santa Maria in Monticelli nel ghetto di Roma, sono stati divelti ieri mattina, giovedì 12 gennaio, i tre sampietrini di ottone creati dall’artista tedesco Gunter Demnig in ricordo delle sorelle Spizzichino, vittime della deportazione nazifascista avvenuta nella Capitale la notte del 16 ottobre 1943.
Oggi a prendere il posto delle cosiddette “pietre d’inciampo”, come sono state chiamate le pietre d’ottone del valore di 100 euro volute da “Memorie d’inciampo”, il progetto artistico che intende tenere viva nei passanti la memoria dei perseguitati durante la Shoa, ci sono i tradizionali sampietrini romani.
A rendere noto l’accaduto è stata la curatrice del progetto “Pietre d’inciampo a Roma”, Adachiara Zevi: «Un furto oltraggioso sicuramente premeditato perché chi lo ha compiuto aveva con sé i sampietrini normali con i quali sostituire quelli in ottone».
L’episodio ha suscitato le reazioni delle Comunità ebraiche italiane, preoccupate e offese dall’oltraggio alla memoria dei martiri dell’Olocausto. Anche dalle Istituzioni arrivano parole di denuncia. Il sindaco Gianni Alemanno ha sottolineato che si è trattato di «un gesto vergognoso e Roma, città simbolo della lotta di Liberazione e dei valori di civiltà, libertà e democrazia, non merita di essere sfregiata in questo modo». Preoccupato il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, che ricorda come davanti a questo atto «ignobile e infame contro la memoria, Roma deve recuperare solidarietà, tolleranza e convivenza civile che sembra avere smarrito».
Nell’ambito del progetto “Memorie d’inciampo”, lunedì 9 è stato posto un nuovo sampietrino nel rione Monti in ricordo di don Pietro Pappagallo, il prete che per avere dato asilo ai perseguitati fu fucilato nelle Fosse Ardeatine il 24 marzo del 1944.
Tags: Roma, antisemitismo